giovedì 26 aprile 2012

Studio di sostanze naturali antitumorali Dott. Giuseppe Nacci

Studio di sostanze naturali antitumorali Dott. Giuseppe Nacci

Dott. Giuseppe Nacci (C.v.)
Medico-Chirurgo
Specialista in Medicina Nucleare
Dirigente Sanitario Regionale Guardia di Finanza del Friuli Venezia Giulia
 Impiego di tisane, decotti o di miele speziato a scopo anti-tumorale



Migliaia di vitamine, contenute in piante fresche, sono in grado di indurre fenomeni di attivazione delle difese immunitarie contro germi, virus o cellule tumorali, o addirittura di provocare fenomeni di apoptosi (suicidio cellulare o morte programmata - vedi nota) nelle stesse cellule tumorali.

La pianta, avente virtù anti-cancro (apoptosi e/o di immuno-stimolazione) dev’essere sempre priva di azioni dannose ad organi o tessuti umani, e dev’essere quindi assunta fresca, quale vero e proprio COMPLESSO FITO-TERAPICO.

In molti casi, può anche essere assunta sotto forma di TISANA, (THE, o Decotto), con o senza aggiunta di altre sostanze, ad esempio alcoliche, in base a  particolari formulazioni decise dagli SPECIALISTI  del settore.

Da parte dell’autore del presente lavoro, si preferisce in genere l’utilizzazione a crudo, con MIELE, della pianta fresca, purchè priva di effetti collaterali tossici, come ad esempio la Salvia species, nel qual caso si rende obbligatorio l’utilizzo della pianta sotto forma di THE, allo scopo di eliminare il pericolosissimo Tuione….

Le quantità di vitamine necessarie per provocare, in laboratorio, l’apoptosi di un certa quantità di cellule tumorali, senza provocare alcun danno in cellule umane sane, è veramente minima.

Si riportano qui di seguito diversi lavori scientifici, dove viene dimostrata l’effettiva capacità di indurre suicidio che queste vitamine hanno su vari tipi di tumori umani. Le quantità necessarie sono dell’ordine di poche decine di micro-moli.

In merito alle vitamine capaci d’indurre l’APOPTOSI, si segnala innanzitutto l’articolo scientifico fondamentale a cui fare riferimento che è quello di Tatman, che enumera circa 180 tipi diversi di Isoprenoidi (Tatman H., in Cancer Letters 175, 2002, pp.129-139), fra cui Limonene, Mentolo, Elemene, Eugenolo, Ocimene, etc…

Da parte dell’autore del presente lavoro “MILLE PIANTE PER GUARIRE DAL CANCRO SENZA CHEMIO”, edizione GENNAIO 2007, si specifica che sono preferibili le preparazioni fresche di queste piante con aggiunta di miele, in maniera simile a quanto già riportato ad esempio da Padre Romano Zago per la preparazione dell’Aloe arborescens: fin dall’antichità si preferiva aggiungere il MIELE in quantità pari al doppio della quantità di pianta adoperata (frullata, pestata, schiacciata, etcc..).

L’importanza del MIELE è infatti quella di proteggere le preziose vitamine dalla ossidazione dell’aria e dai succhi gastrici, e di permettere poi l’assorbimento delle vitamine da parte delle pareti intestinali del paziente. Il miele inoltre è di per se stesso un potente anti-settico che evita così la distruzione delle stesse vitamine da parte dei germi. Molti tipi di miele hanno inoltre proprietà curative vere e proprie, derivando proprio da fiori di piante medicinali.

NOTA: analogamente a quanto già noto da migliaia di anni dall’Ayurvedica indiana, si segnala l’estrema importanza di non fare mai uso in pazienti affetti da tumori maligni di GERMOGLI di piante, essendo molto spesso costituite, come scoperto oggi dalla MEDICINA OCCIDENTALE, da TUTTI e 9 gli AMINOACIDI ESSENZIALI, ACIDO FOLICO e Vitamina B12

Ciò che segue è quindi una raccolta di materiale scientifico di primaria importanza per la scelta, da parte del medico curante, delle piante più idonee per la cura del singolo tumore maligno.

In questi lavori, tutti in PDF, tratti da letteratura scientifica ufficiale, sono indicate le quantità di vitamine capaci d’indurre il fenomeno di APOPTOSI sulla specifica linea cellulare neoplastica considerata, quantità che viene espressa in micro-moli. Negli articoli viene in genere dimostrato che queste piante non hanno quasi mai effetti collaterali avversi sulle cellule sane. NOTA: dagli articoli si potrà anche notare come le stesse quantità di vitamine necessarie ad indurre l’APOPTOSI  possano inoltre variare in riferimento al pH tissutale, alla quantità di ossigeno presente, e soprattutto al periodo di tempo che permangono nel tumore stesso…

L’Aloe arborescens, forse la più famosa fra tutte queste piante attualmenteallo studio, contiene  l'Emodina : un antrachinone fluorescente induttore di apoptosi selettiva verso le sole cellule tumorali.
Vedi 3 PDF allegati in fondo alla presente, fra cui: Palù G.: Aloe-Emodin is a new type of anticancer agent with selective activity against neuroectodermal tumors,  Cancer Research, 60, pp.2800-2804, 2000. [PDF].

In questo lavoro si riportano:

le Crucifere (Ref. 809)
 i Glucosinolati (Ref. 1137),
gli Isprenoidi per leucemia e melanoma (Ref. 1141),
la Quercitrina per la leucemia (Ref. 1146),
i bioflavonoidi per la leucemia (Ref. 1130),
Flavonoidi e Isoflavonoidi (Ref. 1129),
la Ferutinina (Ref. Ferula communis [1136]),
la Baicalina e Baicaleina (Ref. 718),
l’Ellipticina della Ochrosia elliptica per il cancro mammario (Ref. 1135),
l’acido betulinico per melanoma, leucemia, neuroblastoma, gliomi (Ref. 1036-1041, 1027,1128,1166),
la Mimosa species (Ref. 1142),
le bacche di Pittosporum tobira e di Chamerops excelsa (Ref. 84),
l'Emodina -Aloe (Ref. 333, 487, 715),
flavonoidi (Ref. 1122),
le Catechine (Ref. 1123,1186),
il Citrus limonum (Ref. 693),
l’Allium sativum (Ref. 694, 696),
il Rosmarinus officinalis (Ref. 1062),
la  Sutherlandia frutescens (Ref. 1147),
le Uncaria tomentosa e Uncaria guianensis (Ref. 714),
l’Acacetina (Ref. 1165),
la Bacopa monnieri (Ref. 640),
vari flavonoidi (Ref. Wagonina, Fisetina) per l’epatocarcinoma umano (Ref. 713),
l’acido carnosico (Ref. 712),
la Diosgenina efficace sull’osteosarcoma (Ref. 1134),
il Capsicum frutescens aut annuum sulla leucemia (Ref. 719) e sul cancro della prostata (Ref. 1351),
la Curcumina che induce apoptosi sul cancro polmonare (Ref. 1133) e sul cancro della prostata (Ref. 1352);
sulla sola leucemia (Ref. 690) è attiva anche su metastasi (Ref. 1161).
Thalictrum acutifolium per il cancro al polmone (Ref. 711),
la Lepidozamia peroffskyana (Ref. 1044),
la Sophora flavescens per la leucemia (Ref. 716),
l’Hibiscus sabdaiffa, sperimentata in vitro sulla sola leucemia umana (Ref. 692),
l’acido ursolico dell’Asparagus species (Ref. 700);
il Polygonum cuspidatum, quest’ultimo caratterizzato oltre che da attività apoptotica su cellule di leucemia linfatica cronica, anche da proprietà di anti-angiogenesi (Ref. 695),
il Senecio latifolius, provato su cellule tumorali del fegato (Ref. 697),
la Pereskia bleo per carcinoma mammario (Ref. 1144),
il Nerium oleander (Ref. 1145),
il Panax ginseng (Ref. 1170,1171),
il Resveratrolo (Ref. 1162), contenuto nella Polygonum cuspidatum, Vitis vinifera e anche nella Yucca schidigera (Ref. 1118) che è caratterizzato da attività apoptotica (Ref. 1121,1148), e da proprietà di anti-angiogenesi (Ref. 695),
la Gordonia axillaris, provata in tumori umani (Ref. 698),
il rizoma di Atractylodes ovata provata su leucemia (Ref. 704),
il Solanum lyratum per cancro del fegato (Ref. 705),
la Boswellia carterii, verificata sulla leucemia (Ref. 706),
la Drinaria fortunei dimostratasi efficace su osteoclasti umani (Ref. 717), e da provare quindi, secondo l’autore del presente lavoro, su metastasi ossee osteolitiche o Mieloma multiplo;
la Phyllanthus urinaria sul cancro del polmone (Ref. 720);
la Salvia miltiorrhiza (Ref. 708),
la Camellia sinensis (Ref. 173,1123,1124, 1159, 1160,1164,1186).
L’acido boswellico induce apoptosi nel melanoma metastatico e del fibrosarcoma (Ref. 1131).
flavonoidi della Tartary buckwheat attivano la Caspasi 3 e inducono apoptosi in cancro (Ref. 1064).
Zingiber officinale (Ref. 6-paradolo) attiva anch’esso la Caspasi 3 (Ref. 1143).
Cupressus lusitanica induce apoptosi (Ref. 1132).
Il Partenolide lattone sesquiterpene, presente in molte piante, induce apoptosi in molti tumori, con deplezione di Glutatione, attivazione delle Caspasi 7,8,9, overespressione di GADD153, un gene anticancro, e susseguente apoptosi (Ref. 701).
Interessante la Goniotalamina  del Goniothalamus species (Ref. 1138,1139)
Citrus species (Mandarino, Arancia, Pompelmo, Limone, Cedro, Bergamotto…) inducono apoptosi in vari tipi di cancro 1, mediante beta Criptoxantina ed Esperidina (Ref. 1063).

Molte piante alimentari, presenti nelle diete di tanti popoli, presentano interessanti caratteristiche mediche (Ref. 1149-1153).

Anche gli spinaci hanno una certa azione sui papillomi (Ref. 1154).
Anche il Selenio organico ha una certa importanza (Ref. 1155).

Buono l’effetto dell’alpinia oxyphylla (Zingiberaceae) nella leucemia promielocitica umana (Ref. 1156).
Altro processo di apoptosi è indotto dalla woodfordin I nella leucemia umana (Ref. 1157)
Clorofillina e  clorofilla  modulano anch’esse l’apoptosi (Ref. 1158).
Phyllanthus orbicularis è efficace nel cancro dell’ovaio (Ref. 1163).
I triterpeni pentaciclici delle Crisobalanaceae sono pure interessanti (Ref. 1167).
La Genisteina inibisce il cancro umano della mammella (Ref. 1168).
Parecchi ingredienti di erbe medicinali cinesi sono attualmente sotto studio per l’epatocarcinoma umano (Ref. 1169).

Un’altra forma di apoptosi è stata dimostrata da un lavoro giapponese nel caso dei neuroblastomi, che tendono a regredire quando all’interno delle cellule si accumula una certa quantità di proteina H-Ras(Ref. 1042-43).
 E’ ipotizzabile che tale fatto possa verificarsi anche nel caso di glioblastomi (astrocitomi maligni di grado terzo o quarto), essendo stata documentata,  nell’uomo,  regressione di questi tumori dopo somministrazione di estratti fito-terapici caratterizzati da induzione di produzione endogena della medesima proteina (H-Ras)  in glioblastomi umani.
In particolare, per i tumori al cervello, rivestono particolare importanza i fito-estratti di Morinda citrifolia (Ref. 1043); ma sono anche sotto studio l’Hypericum perforatum, la Melissa officinalis, la Momordica carantia, la Betula alba, la Yucca schidigera (Ref. 1118) e la Gardenia  species.

Nota: la Morinda citrifolia è causa sia di apoptosi che di inibizione dell’angiogenesi (Ref. 1172).

Per Apoptosi s'intende l'attivazione di endonucleasi specifiche che frammentano il DNA, agendo a livello di siti nucleosomiali costituenti l'unità strutturale primaria della cromatina nucleare della cellula. Le molecole d'induzione, in genere di derivazione fito-chimica (piante), inducono l’apoptosi nella cellula neoplastica, mediante l’attivazione di enzimi proteolitici intracellulari, che provocano degradazione per proteolisi di sequenze vitali del DNA, e provocando così la morte della cellula.
In merito alla “APOPTOSI” vedi ad esempio: questo link
BIBLIOGRAFIA

173) Hibasami H: Induction of apoptosis in human stomach cancer cell by Green Tea catechins, Oncol Rep; 5, pp: 527-9 1998.
247) Lee H.Z.: Effects and mechanisms of emodin on cell death in human lung squamous cell carcinoma, Br. J. Pharmacol., 134, pp.11-20, 2001.
269) Mainwaring MG: Complete remission of pulmonary spindle cell carcinoma after treatment with oral germanium sesquioxide, Chest, 117, pp. 591-593, 2000; Chest, 117, pp. 307-308, 2000
333) Palù G.: Aloe-Emodin is a new type of anticancer agent with selective activity against neuroectodermal tumors,  Cancer Research, 60, pp.2800-2804, 2000.
690) Zheng S.: Initial study on naturally occurring products from traditional Chinese herbs and vegetables for chemoprevention, J.Cell. Biochem. Suppl. 1997, 27, pp.: 106-112
692) Tseng TH: Induction of apoptosis by hibiscus protocatechuic acid in human leukemia cells via reduction of retinoblastoma (RB) phosporylation and Bcl-2 expression, Biochem. Pharmacol. 2000, 1, 60 (3), pp. 307-315.
693) Ogata S.: apoptosis induced by the flavonoid from lemon fruit (Citrus limon BURM f. ) and its metabolites in HL-60 cells, Biosc. Biotechnol. Biochem. 2000, 64 (5), pp.: 1075-1078
694) Hong YS.: Effects of allyl sulfur compounds and garlic extract on the expression of Bcl-2, Bax, and p53 in non small cell lung cancer cell lines, Exp. Mol. Med. 2000, 32 (3), pp. 127-134.
695) Kimura Y.: Resveratrol isolated from Polygonum cuspidatum root prevents tumor growth and metastasis to lung and tumor- induced neovascularization in Lewis lung carcinoma-bearing mice, J.Nutr. 2001, 131 (6), pp. 1844-1849
696) Pinto J.T.: Antiproliferative effects of garlic-derived and other allium related compounds, Adv Exp. Med. Biol. 2001, 492, pp.: 83-106
698) Wang CC.: Camellin B induced apoptosis in HeLa cell line, Toxicology, 168 (3), pp.: 231-240
699) Zhong Yao Xai: Inhibitory effect of gelsemium alkaloids extract on hepatic carcinoma HepG2 cells in vitro, 2001, 24 (8), pp.: 579-581
700) Huang J.. Experimental study on apoptosis induced by ursolic acid isolated from asparagus in HL-60  cells, Zhongguo Zhong, 1999, 19 (%) pp.: 296-298
701) Wen J.: Oxidative stress-mediated apoptosis. The anticancer effect of the sesquiterpene lactone parthenolide, J.Biol. Chem. 2002, 277 (41), pp.: 38954-64
702) Ren W. : Tartary buckwheat flavonoid activates caspase 3 and induces HL-60 cell apoptosis, Methods Find Exp. Clin. Pharmacol. 2001 23 (8), pp.: 427-432
704) Wang CC.: Cytotoxic activity of sesquiterpenoids from Atractylodes ovata on leukemia cell lines, Planta Med, 2002, 68 (3), pp.: 204-208
708) Zhang XL: Salvia miltiorrhiza monomer IH764-3 induces hepatic stellate cell apoptosis via caspase-3 activation, World J. Gastroenterol. 2002, 8 (3), pp. 515-519
711) Chen Q.: Apoptosis of human highly metastatic lung cancer cell line 95-D induced by acutiaporberine, a novel bisalkaloid derived from Thalictrum acutifolium, Planta Med 2002, 68 (6), pp.: 550-553.
712) Steiner M.: Carnosic acid inhibits proliferation and augments differentiation of human leukemic cells induced by 1,25dihydroxyvitamin D3 and retinoic acid, Nutr. Cancer 2001, 41 (1-2), pp. 135-144
713) Chen Y.C.: Wogonin and fisetin induction of apoptosis through activation of caspase 3 cascade and alternative expression of p21 protein in hepatocellular carcinoma cells SK-HEP-1, Arch Toxicol. 2002, 76 (5-6), pp. 351-349
715) Kuo PL.: the antiproliferative activity of aloe-emodin is through p53-dependent and p21-dependent apoptotic pathway in human hepatoma cell lines, Life Sci, 2002, 71 (16), pp. 1879-1892
718) Ciesielska E. : anticancer, antiradical and antioxidative actions of novel Antoksyd Sand its major components, baicalin and baicalein, Anticancer Research 2002, 22 (5), pp. 2885-2891
719) Zhang J.: Capsaicin inhibits growth of adult T-cell leukemia cells, Leuk Res. 2003, 27 (3), pp. 275-283
809) Bonnesen C.: Dietary indoles and isothiocyanates that are generated from cruciferous vegetables can both stimulate apoptosis and confe    protection against DNA damage in human colon cell lines. Cancer Res. 2001, 61(16), pp.: 6120-6130
1043) Tomonori H.: Induction of normal phenotypes in RAS transformed cells by damnacanthal from Morinda citrifolia, Cancer-Letters 73, 1993, pp.161-166.
1061)  Chang-YC.: Induction of apoptosis by penta-acetyl geniposide in rat C6 glioma cells, Chem. Biol. Interact, 141(3), pp.:243-257
1062)  Steiner M.:  Carnosic acid inhibits proliferation and augments differentiation of human leukemic cells induced by 1,25-dihydroxyvitamin D3 and retinoic acid,  Nutr.Cancer 2001,41(1-2):135-144
1064) Ren W. : Tartary buckwheatflavonoid activates caspase 3 and induces HL-60 cell apoptosis, Methods Find Exp. Clin. Pharmacol. 2001 23 (8), pp.: 427-432
1121) Kuo PL.: Resveratrol induced apoptosis in mediated by p53-dependent pathway in Hep G2 cells, Life Sci 2002, 72(1), pp.: 23-34
1122) Ren W.: Flavonoids: promising anticancer agents, Med Res. Rev. 2003, 23(4), pp.: 519-534
1123) Fujiki H.: Two stages of cancer prevention with green tea, J.Cancer Res. Clin. Oncol. 1999, 125(11), pp.: 589-597
1124) Hibasami H.: Induction of programmed cell death (apoptosis) in human lymphoid leukaemia cells by catechin compounds, Anticancer Res. 1996, 16(4A9, pp.: 1943-1946


Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.