mercoledì 2 maggio 2012

Differenze tra tisane, decotti, infusi e macerati

Spesso accade che prendendo prodotti erboristici, ci si senta consigliare una tisana, un decotto o un infuso.
Come si distinguono? Come si assumono?

Gli antichi consumavano i prodotti vegetali medicinali tramite masticazione. Un esempio ancora praticato tutt’oggi è la masticazione della coca nei paesi del centroamerica. Questi prodotti freschi, masticati bene e con molta saliva, scambiano completamente gli elementi attivi ed i principi nutritivi all’organismo.
In genere ogni Tisana, Infuso, Decotto, Macerato, può essere consumato con i prodotti utilizzati  (masticandoli) e non bere solo la parte liquida, salvo controindicazioni particolari e necessarie e tenendo conto che va fatto solo se si utilizzano prodotti freschi e non essiccati.

Innanzitutto bisogna capire cosa ci serve. La scelta del metodo di preparazione dipende prima di tutto dal principio attivo che si vuole ricavare dalle erbe. Gli oli essenziali contenuti nelle piante, sono molto volatili ed evaporerebbero se sottoposti ad ebollizione. Pertanto le erbe aromatiche vanno generalmente preparate in infuso, come il té, lasciandole riposare in acqua bollente.  E’ il caso di menta, melissa, verbena, sambuco, artemisia, timo, assenzio, eccetera. Diventa superfluo aggiungere che nel caso di suffumigi, in cui la parte che deve essere utilizzata è appunto l’evaporazione, le erbe andranno bollite.
Ci sono principi attivi tipo le mucillagini, tannini, oli amari o altri elementi meno volatili, si possono ottimizzare  meglio facendo bollire le erbe insieme all’acqua, in genere per un periodo tanto più lungo quanto più queste sono legnose (cortecce, radici, semi duri e foglie non aromatiche come la malva). Per rendere ancora meglio, in questi casi si può ottenere lasciando macerare le erbe nell’acqua fredda, da 2-3 a 12 ore,  prima della bollitura, affinché si inteneriscano e cedano più facilmente i propri principi.
Questo vale come norma generale.
Esistono poi casi specifici, ad esempio il boldo per esempio contiene sia olii essenziali sia tannini e principi amari: conviene quindi farlo bollire per qualche istante, finché la foglia non s’impregna d’acqua, e poi lasciarlo in infusione piuttosto a lungo.
Spesso il metodo può anche venire cambiato: le foglie di senna per esempio, sono un potente lassativo, si possono dosare l’efficacia e l’effetto irritante sull’intestino passando dall’ infuso alla decozione, buttando le erbe a caldo o a freddo, prolungando  più o meno l’ebollizione (mai oltre i cinque minuti comunque).



La Tisana:

Per preparare una tisana, normalmente abbiamo a disposizione alcune parti delle erbe che ci interessano. Possono essere semi, radici, fiori, rami, cortecce, piante fresche, o essiccate. E’ importante seguire le dosi consigliate. Questo perchè vi sono dei principi contenuti su alcuni prodotti che potrebbero generare delle reazioni anomale, dosi scarse possono non essere efficaci, dosi eccessive possono trasformare una tisana rilassante nel suo contrario, come nel caso della camomilla.
L’acqua è meglio se pura, acqua minerale se possibile. Se è da rubinetto meglio se avete un depuratore.
Si prepara versando dell’acqua calda sull’erba da usare e tenendola in infusione per circa 5 minuti.

Il Decotto:

Si prepara mettendo la sostanza in acqua fredda e si fa bollire per 5-20 minuti; si lascia in infusione per altri 15 minuti e si filtra a caldo, spremendo e si ha il decotto. Questa preparazione è indicata per le parti dure della pianta, come corteccia, radice, semi.

L’Infuso:

Si prepara versando l’acqua calda (circa 80 – 90 gradi) non bollente sulle erbe, in genere fiori e foglie, cortecce o semi, finemente triturati per estrarne i principi attivi.
Si può far bollire l’acqua all’interno del tegame ed inserire a fuoco spendo il prodotto, dopo che la temperatura si è abbassata. Coprire con un coperchio, come si prepara normalmente un the. Il periodo di infusione varia tra i 7 ed i 15 minuti, seguendo le indicazioni con scrupolo. Il recipiente dovrebbe essere di ceramica, di terracotta oppure smaltato.
L’ideale è usare miele per dolcificare se occorre, messo nell’infuso unicamente quando la temperatura sarà adatta per poter essere bevuto.
Tutti gli infusi con il loro contenuto, devono essere utilizzati immediatamente in quanto i principi attivi sono spesso volatili.

I Macerati:

Sono prodotti che richiedono molto tempo di preparazione.
Le erbe, fiori, cortecce, rametti, semi, ecc., vanno messi nel recipiente, che dovrà essere dello stesso materiale come per gli infusi.
Si metteranno i prodotti in acqua fredda, con un coperchio e si lascerà riposare (macerare) al fresco, ma non nel frigo, per una notte o alle volte per giorni o settimane.
Si possono macerare i prodotti anche in olio, alcool, vino, sempre comunque a freddo.
Per ottenere una macerazione più veloce si consiglia di triturare il prodotto prima di immetterlo nel liquido per la macerazione. Utilizzare il liquido come gli altri prodotti erboristici.

Scritto da Diana

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